Giornale di bordo dei giorni 6 7 8 9 ottobre 2004
Race : Global Challenge 2004
Autore: skipper Amedeo Sorrentino
Mare, solo mare e vento, tanto vento in questi primi giorni. Ci siamo appena affacciati in Atlantico dopo la burrascosa uscita dalla manica che subito si preannuncia una nuova perturbazione. Siamo in nona posizione e tutti ancora frastornati dagli ultimi giorni a terra, dalla grandezza della sfida che abbiamo cominciato, dalla maestosita' del mare. Intravedo una piccola bassa pressione appena accennata in una delle carte metereologiche che con difficolta' riusciamo a scaricare via radio SSB.
E' situatA a sud sul nord della spagna e decido di poggiare verso Capo Finisterre. Solo domani scopriro' che questa piccola deviazione mi ha regalato una decina di miglia di vantaggio sulle altre dirette concorrenti. Ecco questo e' il mio principale lavoro a bordo decidere se tirare un bordo di qua o di la, se orzare al vento per guadagnare delle miglia sopravvento o se poggiare di qualche grado per guadagnare un mezzo nodo di velocita'. La navigazione. Mi ha sempre affascinato la navigazione, nel mare cosi' come nella vita. Credo fermamente che un po' sia condizionata dalla fortuna, un po' dale scelte personali, ma sopratutto dalla "Buena Vibra" come dicono gli spagnoli, dall'armonia con la quale navighi attraverso mari calmi cosi' come quelli tempestosi.
Ed a proposito di tempestosi, doppiato capo Finisterre ieri notte la depressione, la prima alle nostre latitudini, quelle mediterraneee per capirci, viene annunciate da meteo france come ciclonica e con un rapido approfondimento. Avviso ai naviganti n. 415 di venerdi (neanche a dire che sono supertizioso) recita una previsione di forza 10. Il vento sale da 14 nodi fino a 28, abbiamo lo spinnaker a riva e lo ammaniamo sotto raffica con una manovra perfetta, e' preannunzio di una buona condotta dell'equipaggio. |
Cosi' sara infatti poche ore piu' tardi. Io vado a dormire nello stupore del mio equipaggio che vede il vento incrementare fino a forza 7 mentre io ronfo tranquillo. Io so cosa ci aspetta. Inoltre ancora per guadagnare qualche miglia sugli avversari che mi sono davanti, calcolo a lungo e fortunosamente la traiettoria della perturbazione e faccio im modo di passare piu' vicino possible al centro pur mantenendo il vento sempre di poppa. Scvopriro' soddisfatto di esserci riuscito la mattina dopo al timone con 50 nodi di vento fissi sulle vele, con raffiche di 62 nodi registrate yanchee 3 e trinchetta a riva senza randa che ho completamente ammainato gia ieri sera.
Mi metto al timone all'alba, ne esco nel primo pomeriggio con le spalle doloranti dopo 6 ore continue di strozzate, strapuggiate controllate con forza determinazione ed una paura fottuta di treaversare la barca e sciacquar via un paio dei miei ragazzi dal pozzetto dove in continuazione li sprono a stare abbracciati ad un winch o a qualsiasi cosa li possa trattenere. Il marte e' possente, tutti ridono dalla tensione nascosta, li invito a rispettare il dio mare che la fa da padrone oggi e sempre sul nostro destino. Crollo nella mia cuccetta senza riuscire a dormire da quanto sono stanco, il vento ha mollato, solo 40 nodi ora, in serata scende a trenta finalmente mi addormento.
Oggi c'e' il sole, tutti hanno o stanno recuperando, energie, umore, colore e liquidi espulsi. Apriamo le sentine, il generatore ha perso un po di gasolio che e' andato a finire sui miei vegetali...tutti a lavare cipolle, pomodori verdi, mele pere ed arance. Trovo il tempo di scrivere queste righe finalmente riposato e dopo aver mangiato una scheggia di parmigiano. Il mare e' bellissimo e blu oggi e veleggiamo appena dietro il gruppetto di testa verso Madeira. Noi passeremo ad Ovest le sltre barche sembrano intensionate a passare ad est, una altra piccolo sfida di navigatori sempre nel rispetto di Yemanja il dio mare che ci lasci giocare le nostre piccole sfide terrene..pardon...marine e domani vedremo chi avra' guadagnato e chi avra' perso poche miglia.
Certo e' che tutti stiamo vivendo intensamente.
Hasta manana, marineros.
Amedeo