Amedeo Diario di bordo
1 november 2004
500 miglia dall'arrivo
Fronti freddi, giornate calde, incontro e purtroppo scontro con la balena Franca, alta pressione ovvero calma piatta, rincorriamo Barclays e presentiamo formale protesta al Race Comitee. Queste le notizie degli ultimi tre giorni, e non sono poche.
Appena scoperto che lo svantaggio accumalato non era cosi' drammatico come mi e ci aspettavamo, abbiamo riordinato le idée , le forze ,lo spirito e ci siamo messi alla caccia di Samsung , la barca che ci predeva.
Eravamo terzi al quel punto ed era il primo obiettivo raggiungibile. L'abbiamo centrato al terzo giorno di inseguimento con venti sostenuti da nordest, spinnaker a riva e dieci nodi di media di velocita'. Fatto nostro Samsung non abbiamo fatto a tempo a rivolgere la nostra attenzione a Barclays che succedono due cose.
La prima tristissima e' lo scontro con la balena Franca. Sono al timone, primo pomeriggio, vento teso, visibilità buona, vedo ad ore 11 una balena, chiamo l'attenzione del mio equipaggio e non faccio a tempo avederla emergere una seconda volta che udiamo due colpi uno sulla chiglia ed uno sul timone, ci giriamo a poppa in tempo per vedere la seconda balena che emerge dall'acqua e ci volge uno sguardo stupito con il suo grande occhio sinistro, giuro di aver udito il suo grido di dolore, emerso da non so quale profondita' marine e su quale frequenze ma giuro lo ho udito.
Il resto triste da vedere il suo contorcimento, in un bagno di sangue con la pinna che schiaffeggia la superfice rossa dell'acqua quasi a scacciare questi intrusi cattivi senza pieta'. Noi. Ylva la mia watch leader vikinga mi guarda strana, mi confessera' piu' tardi che e' rimasta molto scossa dallo sguardo della balena, io cerco di rimuovere il ricordo. Dalla timoneria di Vaio e' impossibile vedere davanti la prua.
L'inseguimento a Barclays prosegue, guadagnamo miglia dopo miglia ein questo momento siamo a venti miglia dietro, a 400 miglia dall'arrivo in una calma piatta da stamattina alle dieci.
Non si muove un filo d'aria, avanziamo a stento di qualche nodo, ma siamo secondi pronti alla battaglia finale, se riduciamo lo svantaggio sotto le venti miglia, sono certo che Stuart comincera' a preoccuparsi, a divenatre ansioso e forse commettera' qualche errore e ci riaprira'
l' opportunita'.
Nello stesso tempo, quando si e' in calma piatta tutto diventa possible, anche che da dietro ti arrivino addoso con un vento tutto loro.
Siamo con i sensi allerta, concentrati sull'obiettivo, ma troviamo anche il tempo di presentare una protesta ufficiale al comitato di regatta per la questoione della meteorologia.
Ciao a tutti arrivederci a Buenos Aires o prima.