Blog Fabrizio 

15.10.04

...ci sono, ci sono! C'ho messo un pò a prendere confidenza con questo aggeggio, eccoti un paio d`appunti:

 Provo a riportare alcuni aneddoti di questi giorni.

Comincio dal timone. Mi avvicino alla ruota con fare altezzoso, cosi` finalmente mostro ai miei compagni d`equipaggio come si conduce un`imbarcazione a vela! Beh, non ci crederete, ma proprio non c`era verso di mandarla diritta. Provavo a inventarmi tecniche diverse, ma niente da fare. E sentivo sempre piu` gli occhi degli altri su di me. Durante la seconda timonata, qualche progresso, ma c`era poco vento. Poi e` arrivato il momento del riscatto.
Giornata (beh,turno. Qui il tempo ha assunto una strana dimensione. Non ci sono I giorni, ci sono I turni. C`e` una turnazione così strutturata: siamo 18, divisi in due turni da 9, che stanno 6 ore on e 6 off di giorno, 4 on e 4 off di notte) ventosa, afferro il timone, determinatissimo. Eravamo di poppa. Prendo due o tre di quelle rollate da boma in acqua, poi mi stabilizzo. Alla fine del turno avevo stabilito il record di velocità della barca, 17 nodi, spazzando via quello del turno precedente, 15.2, e mi ero guadagnato il titolo di italiano più veloce a bordo, entrando così in aperta competizione con l`unico altro italiano in barca, lo skipper Amedeo! Costui ha poi provveduto a riportare tutto alla normalità due giorni dopo, raggiungendo 21.2 nodi!! (ha timonato la barca con 62 nodi di vento, in un buffo mix di portamento eroico di fronte alle ruggenti onde oceaniche, e tenere sorsate di miele dalla sua bottiglietta!!)

“Il Bagno”. La barca è solita muoversi in modo del tutto imprevedibile, e la vita sottocoperta è fatta di botte ovunque.Le persone cercano di stare ferme aggrappandosi nelle apposite barre, le quali a loro volta cercano di colpire le persone stesse nei punti meno opportuni.Fatta questa premessa, immaginatevi un paio di giorni di bolina con 30 nodi e mare formato, e immaginatevi di dover andare al bagno (c`e` da dire che la tazza del cesso e orientabile!), il quale ha le dimensioni di un loculo.

Impensabile non tenersi, almeno con una mano; poi si prova con altre parti del corpo, ma allora diventa più difficile tirarsi giu` le braghe. Una volta seduti, immaginatevi il toro meccanico.

A felice conclusione del tutto, ammesso che si decida di rialzarsi piuttosto che aspettare seduti nel cesso un giorno di calma, c`e` da "tirare l`acqua".Come vi potrete immaginare, non funziona come a casa: pompa manuale che prima riempe d`acqua e poi svuota.

 Beh, la nostra ha un problema, per cui quando la usi, a ogni pompata t`arriva uno spruzzetto esattamente nell`occhio sinistro.

 Oggi ho fatto qualcosa che assomigliava parecchio a una doccia, la prima dalla partenza. Quasi profumo. La barba è lunghetta, il capello veramente corto.

Qua si macinano miglia su miglia, dopo una partenzaccia, stiamo recuperando discretamente bene. Molto merito di Amedeo, è un Martello pneumatico sull`equipaggio e tiene un ritmo elevato. Poi probabilmente ci capisce di meteo. E' merito dell`equipaggio, che col nostro buon umore perenne riusciamo a ridere anche delle situazioni piu` impensabili. Comunque ora tutte le barche sono vicine.

Fa impressione essere circondati da acqua e nient`altro. In realta` me ne sono accorto non subito (anche perchè abbiamo rasentato prima la Francia poi la Spagna), ma quando siamo passati vicino a Madeira dopo qualche giorno di nulla.

Ed e` una figata pensare che se giriamo adesso a sinistra, andiamo in Africa, se giravamo qualche giorno fa, in Portogallo piuttosto che in Francia o Spagna. Oppure, girando a destra (la strada è un po più lunghetta, ma neppure troppo pensando a Buenos Aires), Caraibi o Stati Uniti, o Brasile. Adesso non si puo`, ma un giorno chissà. Perdonatemi questo momento di romanticismo, torno immediatamente alla dura realta`.ihih!!

Il cibo comincia a rompere un pochino le balle, nonostante le scorte di cibo fresco più qualche chicca di Amedeo tipo parmigiano, friselle e salamino piccante… Vabbe`, visto che il discorso comincia a vacillare, e l`aria intorno a me ha raggiunto il limite, abbandono la postazione, vi saluto per il momento, e vado in cerca di un angolino di ossigeno (sarà dura: quasi sempre arrivano spruzzi in coperta, e oggi piove pure, quindi boccaporti chiusi; sommato alla penuria di docce.)

Alla prossima
Fa




18.10.04

L'EQUATORE

Saro` breve. So` sei giorni che semo mura a sinistra. Ci stiamo avvicinando alle calme equatoriali. Caldo abbastanza mostruoso, umidita` impensabile, vita sottocoperta inaccettabile...nei turni off ci incontriamo nei peggio angoli della barca alla ricerca di respiro, con face allampanatissime! Per il resto ok. Qualche giorno fa primi pesci volanti in coperta...non gli abbiamo dato nemmeno il tempo di atterrare che gia`erano serviti fritti con un pezzetto di pane autoprodotto e una fetta di limone! mi ricredo sul cibo: e` affascinante vedere come l`immaginazione umana possa porre rimedio a mancanza di mezzi...stanno venendo fuori piatti di ogni genere Dopo qualche giorno di ritmo basso, ieri forse svolta. Dopo la trovata geniale di incerottare la bocca di Amedeo durante le manovre, che altrimenti urlava troppo e faceva casino, lo stesso skipper ha lucidamente fatto il lavaggio del cervello all`equipaggio, e ora siamo peggio di macchine da guerra...da quando ha fatto il "briefing" abbiamo cominciato a macinare miglia a manetta e stiamo recuperando ancora.

un abbraccione



11.11.04

BUENOS AIRES

Qui è l`imperdonabile (e anche un pò ruffiano) Fabrizio che scrive. Ecco alcune righe, nel tentativo di mettere una pezza:

"dopo 32 giorni di mare, vento, sole, pioggia, qualche uccello (qualcuno benevolo, qualcun altro del malaugurio), poche barche, molti pesci volanti, poca civilta` (le uniche luci incontrate erano quelle delle stelle -quante stelle cadenti!-), un sacco di risate...eccoci coi piedi posati sulla terraferma (be`, ferma...a me pare muoversi!), nella terra d`Argentina.

Le ultime 20 ore sono state di fuoco, alla caccia di quelle misere, infime 2 miglia che ancora ci separavano dai primi, dopo una gran cavalcata che negli ulitmi cinque giorni c`aveva fatto recuperare circa 40 miglia. Entrati nel Rio De La Plata (ultime 200 miglia della regata) è cominciato un inseguimento senza molte alternative tattiche -dovevamo seguire rigidamente un tracciato prestabilito a causa delle secche -, ma con tanta adrenalina addosso: li vedevamo! Da pelle d`oca il passaggio al traverso di Montevideo, Uruguay: vento 30 nodi di traverso, arriviamo al tramonto, poi si fa buio e rimangono le luci della città e un mare costellato di creste verde fosforescente...uno spettacolo! Alle prime luci della mattina tutto l`equipaggio è sveglio in coperta, non esistono più turni, esiste solo Barclays, che vediamo sempre più vicino. Ci spremiamo fino all`osso, senza risparmiare niente delle nostre energie: proviamo a inventare nuovi assetti, issiamo tutte le vele possibili e anche di più...alla fine optiamo per lo spi, vedendo che loro sono senza...sempre più vicini, ma anche l`arrivo si fa sempre più vicino...poi scoppiamo: nell`ultima mezz`ora tre strapogge con strambate cinesi (da paura!). All`ultima rompiamo anche lo spi. Finiamo la corsa con 15 minuti di ritardo su Barclays, dopo 6200 miglia percorse in 32 giorni... Secondi, ma con onore.

Il dopo -cioe` questi giorni- è un susseguirsi di birre -ancora più buone dopo un mese d`astinenza!!-, carne argentina innaffiata da buon "vino tinto", e cure alla barca, che ci ha egregiamente (sop)portato fin qui. La mia personale avventura si conclude qui -nonostante le mille tentazioni- dopo 100 giorni dalla partenza da Ancona, e nel migliore dei modi: con un nuovo bagaglio di amici, esperienze, immagini, idee. Non mi rimane altro da dire che: grazie ancora, ragazzi!

Grazie Amedeo! e...go, VAIO, go!!"



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Potremoli 31 luglio 2006, Vento di Prua, il libro di Amedeo Sorrentino edito da Longanesi, si classifica 4° al premio letterario Bancarella Sport.
Paolo Liguori ha presentato in piazza la finale del premio letterario Bancarella Sport. Requisiti: I libri devono essere ambientati nel mondo dello sport e pubblicati nell'anno 2005.Giuria: composta da 120 librai. N° libri selezionati: 63. Amedeo, trattandosi della sua prima opera letteraria,  si dice molto soddifatto del risultato e sta già pensando al seguito del suo racconto...





pagina modificata il 19.11. 2004.
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