...ci sono, ci sono! C'ho messo un pò a prendere confidenza con questo aggeggio, eccoti un paio d`appunti:
Provo a riportare alcuni aneddoti di questi giorni.
Comincio dal timone. Mi avvicino alla ruota con fare altezzoso, cosi` finalmente mostro ai miei compagni d`equipaggio come si conduce un`imbarcazione a vela! Beh, non ci crederete, ma proprio non c`era verso di mandarla diritta. Provavo a inventarmi tecniche diverse, ma niente da fare. E sentivo sempre piu` gli occhi degli altri su di me. Durante la seconda timonata, qualche progresso, ma c`era poco vento. Poi e` arrivato il momento del riscatto.
Giornata (beh,turno. Qui il tempo ha assunto una strana dimensione. Non ci sono I giorni, ci sono I turni. C`e` una turnazione così strutturata: siamo 18, divisi in due turni da 9, che stanno 6 ore on e 6 off di giorno, 4 on e 4 off di notte) ventosa, afferro il timone, determinatissimo. Eravamo di poppa. Prendo due o tre di quelle rollate da boma in acqua, poi mi stabilizzo. Alla fine del turno avevo stabilito il record di velocità della barca, 17 nodi, spazzando via quello del turno precedente, 15.2, e mi ero guadagnato il titolo di italiano più veloce a bordo, entrando così in aperta competizione con l`unico altro italiano in barca, lo skipper Amedeo! Costui ha poi provveduto a riportare tutto alla normalità due giorni dopo, raggiungendo 21.2 nodi!! (ha timonato la barca con 62 nodi di vento, in un buffo mix di portamento eroico di fronte alle ruggenti onde oceaniche, e tenere sorsate di miele dalla sua bottiglietta!!)
“Il Bagno”. La barca è solita muoversi in modo del tutto imprevedibile, e la vita sottocoperta è fatta di botte ovunque.Le persone cercano di stare ferme aggrappandosi nelle apposite barre, le quali a loro volta cercano di colpire le persone stesse nei punti meno opportuni.Fatta questa premessa, immaginatevi un paio di giorni di bolina con 30 nodi e mare formato, e immaginatevi di dover andare al bagno (c`e` da dire che la tazza del cesso e orientabile!), il quale ha le dimensioni di un loculo.
Impensabile non tenersi, almeno con una mano; poi si prova con altre parti del corpo, ma allora diventa più difficile tirarsi giu` le braghe. Una volta seduti, immaginatevi il toro meccanico.
A felice conclusione del tutto, ammesso che si decida di rialzarsi piuttosto che aspettare seduti nel cesso un giorno di calma, c`e` da "tirare l`acqua".Come vi potrete immaginare, non funziona come a casa: pompa manuale che prima riempe d`acqua e poi svuota.
Beh, la nostra ha un problema, per cui quando la usi, a ogni pompata t`arriva uno spruzzetto esattamente nell`occhio sinistro.
Oggi ho fatto qualcosa che assomigliava parecchio a una doccia, la prima dalla partenza. Quasi profumo. La barba è lunghetta, il capello veramente corto.
Qua si macinano miglia su miglia, dopo una partenzaccia, stiamo recuperando discretamente bene. Molto merito di Amedeo, è un Martello pneumatico sull`equipaggio e tiene un ritmo elevato. Poi probabilmente ci capisce di meteo. E' merito dell`equipaggio, che col nostro buon umore perenne riusciamo a ridere anche delle situazioni piu` impensabili. Comunque ora tutte le barche sono vicine.
Fa impressione essere circondati da acqua e nient`altro. In realta` me ne sono accorto non subito (anche perchè abbiamo rasentato prima la Francia poi la Spagna), ma quando siamo passati vicino a Madeira dopo qualche giorno di nulla.
Ed e` una figata pensare che se giriamo adesso a sinistra, andiamo in Africa, se giravamo qualche giorno fa, in Portogallo piuttosto che in Francia o Spagna. Oppure, girando a destra (la strada è un po più lunghetta, ma neppure troppo pensando a Buenos Aires), Caraibi o Stati Uniti, o Brasile. Adesso non si puo`, ma un giorno chissà. Perdonatemi questo momento di romanticismo, torno immediatamente alla dura realta`.ihih!!
Il cibo comincia a rompere un pochino le balle, nonostante le scorte di cibo fresco più qualche chicca di Amedeo tipo parmigiano, friselle e salamino piccante… Vabbe`, visto che il discorso comincia a vacillare, e l`aria intorno a me ha raggiunto il limite, abbandono la postazione, vi saluto per il momento, e vado in cerca di un angolino di ossigeno (sarà dura: quasi sempre arrivano spruzzi in coperta, e oggi piove pure, quindi boccaporti chiusi; sommato alla penuria di docce.)
Alla prossima
Fa