Partiti da Buenos Aires ho deciso per la rotta più breve verso Staten Island, l'isola che forma con la Terra del Fuoco il canale che immette nel Pacifico Australe. Subito le altre barche che hanno puntato a largo hanno preso un discreto vantaggio, ho tenuto duro fino alla fine sulla mia rotta più diretta ed alla fine a quasi trecento miglia dal canale la scelta ha pagato e Vaio è risalito in terza posizione subito dietro Sark e BG, le condizioni variabili nell' Atlantico ci avevano comunque consentito delle buone medie giornaliere vicine alle 200 miglia nelle 24 ore.
Nel mezzo dello stretto una calma piatta di circa 12 ore però consente a tutte le barche di riavvicinarsi e dopo una notte passate tra lo sciacquetio delle foche intorno alla barca, ripartiamo con trenta nodi di vento sul naso alla volta di Capo Horn, insieme al gruppo. Optiamo come prestabilito nella strategia di regata per la rotta più a sud, sperando così di avere venti più costanti e beneficiare per primi dei salti di vento che ad ogni passaggio del fronte freddo delle parturbazioni accompagnano le basse pressioni. Questi cambi repentini della direzione del vento in genere avvengono contemporaneamente allo schiarita del cielo, un po come nel Tirreno avviene con il maestrale dopo una perturbazione.