Adesso però l'alba sta sorgendo e devo dare questo maledetto ordine che mi costerà miglia, forse la regata, ma devo sottrarmi a questa attrazione fatale che rischia di portarci a schiantarci su un iceberg. Antartico attrazione fatale.
Siamo soli qui, soli con noi stessi di fronte alla maestosità della natura. Soli perché malgrado non so quanti miliardi di persone siamo al mondo, qui ci siamo solo noi e forse qualche decina di scienziati nella base sulla terraferma o meglio sul ghiaccio fermo qui di fronte.
Se nessuno viene qui e nessuno ci tornerebbe una seconda volta adesso capisco perché. Non c'è nulla qui, tutto è così niente che rischi di dissolverti in una nuvola di vapore acqueo subito ghiacciato e non sei più. Odio il freddo, non c'è nulla eppure esito per dare questo maledetto ordine di virare e non è per la regata. Allora perché? Che qualcuno mi aiuti a darlo questo ordine! Allontaniamoci! Siamo a 56 gradi e 02 primi sud. Continuiamo per rotta 240.
E la notte poi… La notte non vedi le onde arrivare ma le immagini, ti crei un mondo di mare freddo, di schiuma e frangenti tutti immaginario ed ad un certo punto il cielo nel mezzo della notte si accende dell'aurora boreale: non c'è spettacolo di luce di pari bellezza ed intensità! Non è possibile descriverlo con le parole, come non è possibile descriverne i colori a parole. È una luce.
Pure striature nel mezzo della notte: niente a che vedere con il sole, l'alba, la luna. Niente. È pura magia di luce che dura un attimo, quello in cui si trasforma, poi sparisce per apparire di nuovo e trasformarsi e ancora risparire. E tu sei lì, impalato al timone, di fronte a tanta rara bellezza, tremante di freddo. Si perde la bussola al Polo Sud: letteralmente e mentalmente. I
l polo magnetico è molto spostato rispetto al polo geografico e questo fa si che la nostra bussola devi dal nord geografico oltre 60 gradi, praticamente inutilizzabile. Inoltre l'ago cerca disperatamente di puntare giù, compensata dai magneti che glielo impediscono. Giù che poi sarebbe su. Al nord, come a bucare la terra, verso gli antipodi. Siamo a 56 gradi sud e 32 primi. Il vento è girato. Usciamo tutti in coperta, viriamo di bordo e ci prendiamo gli ultimi minuti in barba alla regata per scattare la fotografia di noi nel punto più a sud, raggiunto nell'Oceano Indiano.